Attenzione alle FAKE NEWS

L’AGID ( Agenzia per l’Italia Digitale ) definisce le fake news: “diffusione deliberata di disinformazione attraverso i media tradizionali o i social network”.

Si tratta di articoli i cui contenuti presentano informazioni inventate che, ingannando il lettore, generano una mancanza di informazione e distorsione manipolativa dei fatti, influenzando l’opinione pubblica su temi importanti come, per esempio,  la salute e la sicurezza. 

Un tema di cruciale attualità che riguarda tutti (cittadini, aziende private e pubbliche, politica, etc.) e che va a ledere uno dei principi fondamentali delle società democratiche: il diritto ad una corretta informazione.

Benché il fenomeno in questione esistesse anche prima di internet, con il web e i social media aumenta il raggio di diffusione delle notizie ingannevoli, rinominate “fake news online”, poiché, essendo più facile raggiungere migliaia di utenti in tutto il mondo, si viene a creare un potente effetto a catena in cui sarà sempre più difficile dare un senso a quale contenuto sia basato su fatti, mezze verità o bugie.

Come sono strutturate?

Secondo l’AGCOM ( Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) le fake news:

  • individuano sempre un nemico o un complotto da portare alla luce;
  • sono quasi sempre comunicate con grande astio e rabbia, per far leva sul coinvolgimento emotivo;
  • sono costruite per fare in modo che una parte della notizia sia verosimile e verificabile, ma mai tutta;
  • appaiono come verosimili in quanto spesso trattano argomenti di cui non abbiamo conoscenza approfondita;
  • fanno leva su deduzioni e su opinioni personali di chi le diffonde;
  • tendono a confermare i nostri preconcetti e luoghi comuni;
  • inducono a dubitare dell’informazione giornalistica ;
  • denigrano e mettono in dubbio le Autorità;
  • infine, le fake news spesso lo diventano con il tempo: ad esempio, un appello d’emergenza può continuare ad essere diffuso a distanza di molti anni, anche quando il problema è stato risolto.

Come riconoscerle?

  • vi racconto quello che nessuno vi vuole dire”;
  • “io so cose che voi non sapete”.

Questi sono alcuni esempi di titoli efficaci e persuasivi che vanno ad anticipare, nel 99% dei casi, contenuti fake.

Il Ministero dell’Istruzione in collaborazione con le scuole e con la Camera dei Deputati ha realizzato dei principi su cui fare affidamento per non cadere nella trappola delle fake news, elenchiamone alcuni:

  1. Condividi solo notizie che hai verificato: verificare che chi produce e diffonde la notizia sia davvero un giornalista o un esperto realmente accreditato. Controllare l’attendibilità e la reputazione del sito, nonché il nome del sito che pubblica la notizia che, spesso e volentieri, potrebbe essere una storpiatura o la parodia di un sito famoso, pensata appositamente per ingannare. 
  2. Usa gli strumenti di internet per verificare le notizie: verificare se il contenuto non sia già stato etichettato come “bufala”. Controllare l’autenticità delle foto poiché potrebbero essere vere ma riferite ad eventi passati.
  3. Chiedi le fonti e le prove: chiedere le fonti a chiunque è un diritto e chi non risponde ha probabilmente qualcosa da nascondere.
  4. Ricorda sempre che internet e i social network sono manipolabili: tante organizzazioni e truffatori usano strumenti informatici per creare eserciti di follower e like e per seminare notizie false che generano soldi o manipolano le opinioni.
  5. Hai un potere enorme, usalo bene: diffondere e condividere notizie false può avere delle conseguenze pesanti: si può spaventare, diffamare, umiliare, istigare odio e violenza o creare angoscia.

In conclusione, è importante sviluppare senso critico per non diventare complici di chi dissemina disinformazione. Se una notizia appare particolarmente sensazionalistica o incredibile è importante porsi la domanda “ma è davvero possibile? e, di conseguenza, verificare sempre.

Dott.ssa Dalila La Bella

SITOGRAFIA:

https://www.generazioniconnesse.it/site/it/0000/00/00/le-fakenews/ 

https://www.agcom.it/disinformazione 

http://www.cr.piemonte.it/dwd/organismi/corecom/2021/disinformazione_e_fake_news_-_corecom_2021_3.pdf