I 7 criminologi più famosi della storia: chi sono?

La criminologia è una disciplina affascinante che si occupa dello studio scientifico dei crimini, delle loro cause e delle modalità di prevenzione e di repressione. Nel corso della storia, molti criminologi hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo di questa disciplina, fornendo nuove teorie e approcci all’analisi dei fenomeni criminali. In questo articolo, esploreremo alcuni dei criminologi più famosi della storia e il loro contributo al campo della criminologia.

1. Cesare Lombroso: il padre della criminologia moderna

Cesare Lombroso è considerato il padre della criminologia moderna. Nato a Verona nel 1835, Lombroso ha studiato la medicina e la psicologia, dedicandosi poi alla ricerca criminologica. È famoso per la sua teoria del “criminale nato”, secondo la quale alcune persone sono geneticamente predisposte a commettere crimini. Lombroso ha sostenuto che i criminali possono essere riconosciuti da caratteristiche fisiche e psicologiche specifiche. La sua opera principale, “L’uomo delinquente”, pubblicata nel 1876, ha avuto un enorme impatto sullo sviluppo della criminologia.

2. Sigmund Freud: il fondatore della psicoanalisi. 

Sigmund Freud, noto per la sua influenza nella psicologia, ha anche apportato importanti contributi alla criminologia. Freud ha sviluppato la teoria del “complesso edipico” e ha studiato l’influenza dell’inconscio nella formazione della personalità umana. Ha sostenuto che eventi traumatici durante l’infanzia possono influenzare il comportamento criminale nella vita adulta. Anche se Freud non si è dedicato esclusivamente allo studio della criminologia, i suoi lavori hanno contribuito a comprendere meglio le cause profonde dei comportamenti devianti.

3. Enrico Ferri: l’approccio sociologico alla criminologia

Enrico Ferri è stato uno dei principali rappresentanti dell’approccio sociologico alla criminologia. Nato a Lombardia nel 1856, Ferri è stato un giurista e un criminologo molto influente. Ha sostenuto che i fattori sociali, come la povertà e l’istruzione precaria, possono influenzare il comportamento criminale. Ferri ha contribuito allo sviluppo della teoria del positivismo criminale, secondo cui il crimine è il risultato di molteplici fattori, tra cui quelli biologici, psicologici e sociali. Il suo libro “Principi di diritto criminale” è ancora oggi considerato una delle opere fondamentali della criminologia.

4. William Sheldon: la teoria del temperamento

William Sheldon, uno psicologo americano, è noto per aver sviluppato la teoria del temperamento, che ha avuto un impatto significativo sulla criminologia. Sheldon ha proposto che il temperamento umano sia influenzato da tre componenti principali: endomorfia, mesomorfia ed ectomorfia. Secondo la sua teoria, i soggetti con unalto grado di mesomorfia, caratterizzati da una costituzione fisica robusta e muscolare, potrebbero essere più inclini a comportamenti aggressivi e antisociali, inclusi i comportamenti criminali. La teoria di Sheldon ha suscitato dibattiti accesi nella comunità scientifica, ma ha comunque contribuito ad approfondire la comprensione delle influenze biologiche sul comportamento criminale.

5. Edwin Sutherland: la teoria dell’associazione differenziale

Edwin Sutherland è considerato uno dei criminologi più importanti del XX secolo. È noto per aver sviluppato la teoria dell’associazione differenziale, secondo cui il comportamento criminale è appreso attraverso l’interazione sociale con individui devianti. Sutherland ha sottolineato l’importanza dell’ambiente sociale e delle influenze culturali nel determinare il comportamento criminale. La sua teoria ha contribuito a spostare l’attenzione dalla spiegazione dei crimini attraverso fattori individuali a una prospettiva sociale più ampia.

6. Michel Foucault: l’analisi del potere e delle istituzioni

Michel Foucault, filosofo e sociologo francese, ha influenzato profondamente gli studi sulla criminologia attraverso il suo approccio critico all’analisi del potere e delle istituzioni. Foucault ha esaminato il modo in cui le istituzioni sociali, come le prigioni e gli ospedali psichiatrici, esercitano il controllo sociale e come ciò può portare alla marginalizzazione e alla devianza. Le sue opere, come “Sorvegliare e punire”, hanno sottolineato l’importanza di comprendere il ruolo delle strutture di potere nella formazione del comportamento criminale.

7. Paul Ekman: lo studio delle espressioni facciali

Paul Ekman, psicologo statunitense, ha dedicato gran parte della sua carriera allo studio delle espressioni facciali e delle emozioni umane. Sebbene Ekman non sia un criminologo nel senso tradizionale del termine, i suoi studi sull’analisi delle micro-espressioni e sul riconoscimento delle emozioni hanno trovato applicazioni significative nella criminologia. Le sue ricerche sono state utilizzate nell’ambito del riconoscimento delle menzogne e nella valutazione della credibilità dei testimoni. Il suo lavoro ha avuto un impatto notevole nel campo della criminologia investigativa e della psicologia forense.

In conclusione, i criminologi menzionati in questo articolo sono solo alcuni degli innumerevoli studiosi che hanno contribuito al progresso della criminologia nel corso della storia. Ognuno di loro ha portato idee innovative e ha aperto nuove prospettive nell’analisi dei comportamenti criminali. Grazie ai loro contributi, oggi possediamo una migliore comprensione dei fattori biologici, psicologici e sociali che influenzano il comportamento criminale. Continuando a studiare e ad approfondire le teorie dei criminologi precedenti, possiamo sperare di sviluppare nuove strategie e approcci per affrontare la criminalità e trattarla nel modo più adeguato.