Non si gioca con la morte: cosa c'è dietro le pratiche esoteriche?

La tavola ouija ha origine nel 1891, brevettata dall’inventore e avvocato Elijah J. Bond e successivamente prodotta dalla Kennerd Novelty Company. Secondo alcuni studiosi dell’occultismo, il termine “ouija” nasce dall’unione di due parole aventi lo stesso significato, “oui” in francese e “ja” in tedesco, ovvero “si”. Ma, oltre a non essere chiaro il perché della fusione di queste due parole, certuni sostengono si tratti di un’interpretazione errata.

Soffermandoci sull’epoca storica in cui nacque la tavola, in quel periodo sedute spiritiche, spiritualismo e figure come i “medium” erano di grande interesse per la gente borghese, affascinata e impaurita da un mondo sconosciuto dalla mente umana. Per poter entrare in contatto con i propri avi erano disposti a spendere le cifre più esagerate. Tuttavia, il più delle volte si ritrovavano a fare i conti con dei veri e propri truffatori.

I diritti del marchio, circa un secolo dopo, vennero acquistati dalla famosa marca di giocattoli la “Hasbro”, seconda grande società produttrice di giocattoli al mondo e ideatrice del noto gioco da tavola Monopoly, facendo diventare la tavola ouija uno strumento di facile accesso per chiunque.

Com’è strutturata la tavola?

È costituita da una superficie liscia di legno, ma a volte anche riprodotta attraverso un foglio plastificato o semplicemente di carta, sulla quale sono inscritte le lettere dell’alfabeto, numeri da 0 a 9, le parole “si” e “no” e a concludere la parola “addio”.

A completare la tavoletta c’è uno strumento che serve per poter comunicare, ovvero la “planchette”, una sorta di cursore a forma di goccia all’interno del quale c’è un quadrante trasparente per agevolare la visione delle lettere e dei numeri.

Qual è lo scopo della tavola?

È quello di dar luogo a una comunicazione tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. I partecipanti alla seduta spiritica si siedono attorno alla tavoletta tenendosi per mano, in modo tale da creare un legame spirituale protettivo. A seguire, per fungere da medium con le anime dei defunti, si appoggia l’indice di entrambe le mani sulla planchette.

Negli anni la ouija è diventata un vero e proprio oggetto di culto e le sedute spiritiche si sono trasformate sempre di più in un qualcosa legato alla noia, al divertimento, qualcosa da fare con gli amici.

Non è insolito, durante la fase adolescenziale, riunirsi con gli amici o i cugini a chiacchierare di leggende, fantasmi e miti.

Ad esempio nel 2015, un po’ per gioco e un po’ per noia, spopolò tra i giovanissimi la “Charlie Charlie Challenge” che, tramite un foglio di carta e due matite a croce, simulava un’effettiva seduta spiritica, suscitando un enorme boato in rete e facendo divenire “la moda paranormale” virale tra gli adolescenti.

Tra queste, un’altra popolare modalità per rievocare i defunti è la seduta medianica con il bicchiere capovolto, o una moneta, da posizionare sopra un normalissimo foglio di carta in cui i partecipanti scrivono da sé le lettere dell’alfabeto e i numeri.

Quanto è pericoloso lo spiritismo?  

La seduta spiritica è una tecnica potente che non può e non deve essere sottovalutata, soprattutto se a farla sono persone inesperte. L’obiettivo principale è quello di aprire un varco con il mondo degli spiriti ma, una volta aperto, bisogna essere in grado anche di richiuderlo per non restare danneggiati o traumatizzati dal percorso che potrebbe, anche una volta concluso, lasciare una profonda angoscia a colui che inconsciamente ha deciso di intraprenderlo.

Difatti, alcuni eventi di cronaca hanno evidenziato come le persone che hanno compiuto questi riti, senza l’assistenza di una persona esperta quale un medium, hanno accusato malesseri, insonnia e disturbi di natura fisica e psicologica, oltre che spirituale. Secondo molte testimonianze, le vittime avvertono presenze invisibili, irrequietezza, allucinazioni, nervosismo, instabilità emotiva, attacchi di panico, depressione, incapacità di relazionarsi con gli altri e di condurre una vita normale. Nei casi più gravi si riscontrano schizofrenia e tendenze suicide.

Secondo alcuni studiosi di spiritismo, ciò che spesso non si tiene in considerazione è che, entrando nel campo dell’occultismo, gli spiriti con i quali ci si mette in contatto potrebbero essere presenze demoniache che, se autorizzate a prendere possesso dell’ambiente circostante, potrebbero addirittura impossessarsi del malcapitato di turno. 

A tal proposito, è opportuno ricordare un tragico caso di cronaca, avvenuto in Spagna a inizio anni ’90, passato alla storia come il caso Vallecas:

“Il Caso Vallecas prende il nome dal quartiere di Madrid dove, in un appartamento al numero 8 di Calle Luís Marín, si verificò una sequenza continuata di fenomeni paranormali che ha richiesto anche l’intervento della polizia. È uno dei casi più celebri tra gli appassionati di fenomeni occulti in Spagna, ed è passato alla storia per essere stato il primo caso di fenomeni paranormali ad essere documentato in un rapporto ufficiale della polizia. La protagonista del Caso Vallecas è Estefanía Gutierrez Lázaro, una adolescente madrilena che viveva con la sua famiglia. Estefanía iniziò a interessarsi a fenomeni dell’occulto e un giorno, a scuola, condusse una seduta di evocazione spiritica con una tavola ouija insieme a due compagne. La seduta fu scoperta da una maestra, che strappò la tavola in due non ponendo fine al rito. Da quel momento, l’adolescente iniziò a soffrire di insonnia, allucinazioni ed attacchi epilettici. Ragione per cui i genitori la portarono in diversi ospedali, cercando di trovare la ragione dei suoi malesseri, ma con scarsi risultati. Il 14 luglio del 1991, Estefanía ebbe un grave attacco di catalessi che la porterà alla morte, la cui ragione è ancora adesso un mistero (l’autopsia non riuscì a trovare delle spiegazioni). Dal momento in cui morì Estefanía, i fenomeni paranormali in casa Gutierrez si accentuarono nettamente (voci estranee, pareti tremolanti, vetri rotti, oggetti spostati e porte che si aprivano e chiudevano da sole).  Il 27 novembre del 1992, la famiglia Gutierrez decise di chiamare la polizia. L’ispettore José Negri e la sua squadra arrivarono sul luogo nella notte, trovando i genitori e i figli fuori casa, sotto la pioggia, terrorizzati. Mentre un paio di agenti restarono con i genitori e ascoltarono l’intera storia dalla loro bocca, l’ispettore Negri e altri due agenti entrarono nell’appartamento. Il rapporto trascritto dall’ispettore dopo quella perlustrazione è diventato un oggetto di culto tra gli appassionati di occultismo. Quel rapporto descrive l’anta di un armadio che si aprì violentemente, nonostante fosse chiusa a chiave pochi secondi prima, sfiorando il volto degli agenti. Si parla di rumori fragorosi provenire dal balcone, dove però non c’era nulla, di una strana bava marrone che si era formata su un comodino. Il rapporto descrive anche un crocifisso, che era appeso alla parete all’arrivo degli agenti e che verrà poi trovato per terra: il crocifisso era strappato dal legno su cui era montato, e sulla parete in cui era appeso si vedevano chiaramente i graffi di tre artigli. Il 1 novembre 1993, due anni dopo la morte di Estefanía, la sua foto appesa nel soggiorno prese fuoco, bruciando solo la parte che raffigurava il suo volto. Poco tempo dopo la famiglia Gutierrez venderà casa e si trasferirà, fermando in maniera definitiva gli eventi paranormali. I nuovi padroni di casa non assisteranno mai ad alcun fenomeno inspiegabile”.

È, oltretutto, opportuno sottolineare la facilità dell’acquisto di questi oggetti pericolosi, dal momento in cui su internet si trovano moltissimi annunci di siti e-commerce, come amazon o ebay, che vendono con pochi euro la tavola ouija, senza curarsi di chi effettivamente potrebbe acquistarla e farne uso, soprattutto dopo la preoccupante notizia che la “Hasbro” ha lanciato sul mercato la tavoletta ouija per bambini.

Quali sono gli aspetti scientifici connessi alla tavola ouija?

Molti scienziati sostengono che il movimento che avviene sulla tavola ouija può essere spiegato attraverso l’“effetto ideomotorio”, o “effetto Carpenter”, secondo cui, inconsciamente, la nostra mente è in grado di generare dei movimenti meccanici nel corpo. Grazie all’effetto ideomotorio unito alla suggestione dei partecipanti, il cursore viene involontariamente mosso sulla tavola. Infatti secondo gli esperti, l’utilizzo di questa tavola potrebbe essere uno strumento utile per esaminare come la mente elabora informazioni su diversi livelli.

L’idea che la mente abbia più livelli di elaborazione dell’informazione non è affatto nuovo e termini come cosciente, incosciente, subcosciente e pre-cosciente sono ormai di uso comune.  Di fronte alla tavola parlante la mente inconscia fornirebbe risposte a questioni che pensavamo di non sapere e la ouija aiuterebbe semplicemente ad esternare tali risposte fornendo lettere, numeri e brevi risposte, che noi scegliamo mediante una successione di movimenti involontari.

Infatti, per molti studiosi la tavola rappresenta un oggetto indispensabile nelle indagini sui processi di pensiero non cosciente o per analizzare questioni come la capacità della mente di memorizzare, ricordare, imparare.

L’unica cosa certa è che la tavola ouija, oltre ad offrire un collegamento tra il noto e l’ignoto, è uno strumento che va utilizzato con estrema moderazione e professionalità, per cui non è il classico giocattolo come molti lo rappresentano. 

Dott.ssa Dalila La Bella 

Dott.ssa Gessica Tumbarello

SITOGRAFIA E IMMAGINI:

 https://pixabay.com/it/illustrations/ouija-board-ouija-gioco-previsioni-4973914/

https://bust.com/diy/196583-diy-planchette-ouija-board.html

https://www.ilgiornalelocale.it/2015/06/impazza-charlie-charlie-challenge-ma-il-gioco-esoterico-on-line-e-pericoloso/

https://auralcrave.com/2018/10/14/il-caso-vallecas-la-storia-vera-che-ha-ispirato-il-film-veronica/ 

https://www.thedifferentgroup.com/2017/06/27/tavola-ouija/ 

https://www.newnotizie.it/2020/10/31/tavole-ouija-giocattolo-spiriti-paranormale/