Se pensiamo al fenomeno del terrorismo, la prima immagine che ci viene in mente è quella di due aerei che, a distanza di dieci minuti colpiscono le Torri Gemelle, nel cuore pulsante di Manhattan.
Nonostante, infatti, tutti sappiamo cosa sia il terrorismo, darne una definizione unica e imprescindibile non è semplice. Nella sua forma classica, il terrorismo non è altro che una forma di violenza esercitata da un numero relativamente contenuto di individui riuniti in organizzazioni clandestine. Ha una durata temporale considerevole e una portata di vittime media; lo scopo è quello di piegare la volontà e la resistenza di uno stato, senza dover combattere, realizzando violenze di grande impatto psicologico.
A grandi linee possiamo identificare quattro categorie di Terrorismo:
- TERRORISMO RELIGIOSO, ossia la violenza supportata dalla fede o da un credo religioso differente da quello ufficiale
- TERRORISMO DI ESTREMA DESTRA, l’uso o la minaccia, cioè, della violenza in nome della supremazia della razza o dell’etnia, tramite l’opposizione al governo centrale
- TERRORISMO DI ESTREMA SINISTRA, l’uso o la minaccia di violenza di soggetti che si oppongono al capitalismo, imperialismo e colonialismo, a sostengno dei diritti ambientali e animali. Questi soggetti condividono un credo comunista e supportano un sistema politico e sociale decentrato (anarchia)
- TERRORISMO ETNO-NAZIONALISTA, che include la violenza in supporto a obiettivi etnici o nazionalistici, tramite l’autodeterminazione della popolazione e il separatismo in direttrici etniche.
Gli elementi che portano all’esplodere di atti di terrorismo sono:
- Ricerca di un’identità dovuta ad una mancanza di integrazione o ad aspirazioni disattese
- Odio
- Rabbia
- Disagio Sociale
- Decrescita economica
- Relazioni Internazionali violente
- Conflittualità Irrisolte
Purtroppo, negli anni abbiamo vissuto attacchi terroristici da parte di tutte le categorie sopraesposte.
- Uno degli attacchi al nostro Paese di tipo etno-nazionalista fu l’attentato di Fiumicino del 17 dicembre 1973, che portò all’uccisione di 34 persone. Questo attacco fu ordito dall’organizzazione palestinese “Settembre Nero”, che prese vita per vendicarsi dell’esercito giordano a causa dei precedenti atti d’omicidio e d’esilio dalla Giordania nel 1970
- Un esempio di attentato di estrema sinistra ci è dato dalla Strage del Diana, avvenuta a Milano il 23 marzo 1923, da parte degli anarchici individualisti Ettore Aguggini, Giuseppe Boldrini e Giuseppe Mariani. L’attentato avvenne nel circolo Kursaal Diana, dove gli aristocratici milanesi erano soliti riunirsi per attività sportive, ludiche e culturali. L’attentato, di tipo dinamitardo, era stato messo in atto per colpire il questore Giovanni Gasti, e portò alla morte di 21 persone.
- Il più terribile attentato di estrema destra degli ultimi anni è senza dubbio quello orchestrato da Anders Behring Breivik, gli Attentati di Oslo e Utøya, avvenuti il 22 luglio 2011, due attacchi terroristici coordinati volti a colpire il governo della Norvegia, un seminario politico estivo e la popolazione civile. Ebbero luogo nella città di Oslo e sull’isola di Utøya, causando in totale settantasette vittime.
- Infine, il Terrorismo religioso è quello che maggiormente conosciamo, in quanto le associazioni come Al-Qaida e l’Isis, sono quelle che maggiormente hanno colpito la nostra società negli ultimi anni. Al-Qaida, con a capo Osama Bin Laden, è la responsabile degli Attentati dell’11 settembre, contro il governo americano, mentre l’Isis, fondato dal califfo dello stato islamico Al Baghdadi, è l’organizzazione responsabile degli attacchi terroristici che hanno terrorizzato l’Europa negli ultimi anni, come gli Attentati di Parigi del 13 novembre 2015, che hanno causato 137 morti.
Ma chi è il Terrorista? È una persona clinicamente disturbata o è una persona comune che crede così tanto in qualcosa da arrivare ad uccidere e molte volte ad uccidersi (come i kamikaze)?
Nonostante siano stati portati avanti molte ipotesi circa il fatto che i terroristi avessero una qualche problematica a livello mentale, queste non hanno ritrovato riscontro nella letteratura scientifica. La maggior parte degli studiosi del fenomeno, infatti, concordano che i terroristi sono essenzialmente persone comuni.
Morf (1970) e Rasch (1979), hanno effettuato studi sulla psicologia del terrorista, arrivando entrambi alla conclusione che i terroristi non sono caratterizzati necessariamente da tipi distinti di personalità. Dalle loro ricerche, infatti, non emergono differenze di personalità tra i terroristi e il gruppo di controllo.
Per la popolazione sarebbero più facili da accettare i gesti degli attentatori se questi fossero considerati come individui anormali. Pensare che chiunque, anche il nostro vicino di casa che gioca con i figli in giardino, potrebbe compiere un gesto del genere ci impaurisce e mina la fiducia che abbiamo in un mondo dove il male non ci può colpire. Il terrorista non è un pazzo, è semplicemente una “persona che crede di essere al servizio di una buona causa destinata a raggiungere un più grande bene per una più ampia collettività che il terrorista e la sua organizzazione pretendono di rappresentare” (Hoffman, 2006).
Purtroppo, il terrorismo è un fenomeno ben più radicato di quanto si possa pensare, anche in occidente. Occorre fare attenzione a qualche attività illecita basata su concetti estremistici e denunciarla alle autorità competenti, senza aver paura. Inoltre, è importante avere ben chiaro che con terrorismo non ci si riferisce solamente al musulmano che attacca l’occidente in nome di Allah, urlando “Allah Akbar”, ma a chiunque utilizza la violenza contro civili per obiettivi politici, anche sottoforma di Guerra Psicologica (ossia una serie di azioni finalizzate a colpire le rappresentazioni sociali e le percezioni psicologiche dell’avversario).
Dott.ssa Angelica Mencarini
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Attentato_di_Fiumicino_del_1973
https://it.wikipedia.org/wiki/Settembre_Nero_(organizzazione)
https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_del_Diana
Hoffman, B. (2006). Inside Terrorism (2 ed). New York: Columbia University Press
Morf, G. (1970). Terror in Quebec: Case studies of the FLQ. Toronto: Clark, Irwin
Rasch, W. (1979). Psychological Dimensions of Political Terrorism in the Federal Republic of Germany. International Journal of law and Psychiatry, 2 (1), pp. 79- 85
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