L’abuso sessuale su minore può essere inteso, sia in ambito familiare che extrafamiliare, un atto nel quale si celebra una forma di violenza dove un adulto si relaziona ad un bambino godendo della sua impotenza e fragilità imprigionandolo nelle proprie perversioni.
Per abuso sessuale su minore il mondo scientifico intende: “il coinvolgimento di minori in attività sessuali da parte di soggetti adulti finalizzato al soddisfacimento di questi approfittano della condizione di inferiorità fisica e psichica del minore stesso non in grado di comprendere il senso dell’atto“.
Ampio spettro di attività sessuali
Prevede un ampio spettro di attività sessuali che comprendono eventi in cui non è previsto alcun tipo di contatto fisico o situazioni che invece comportano un contatto sessuale diretto.
Possiamo menzionare la manipolazione genitale, la pornografia, lo sfruttamento, l’esibizionismo, il rapporto sessuale con penetrazione e l’incesto, come azioni attive dirette sul minore ed è anche da ritenersi abuso sessuale la violenza sessuale assistita che avviene quando un adulto costringe il bambino ad assistere a filmati pornografici e/o a giochi erotici compiuti in sua presenza oppure quando è forzato ad assistere ad atti sessuali ed autoerotismo. A queste attività i minori non sono in grado di acconsentire essendo soggetti immaturi e dipendenti.
Spesso il quadro lesivo generale può non avere caratteristiche peculiari ma ha specifici indizi che non devono sfuggire ad un operatore esperto.
Le cause
Possiamo identificare cause sociali, cause relazionali da parte dei genitori, patologie genitoriali, cause relazionali da parte dei bambini o patologia dei minori.
Tra le cause sociali si possono trovare famiglie isolate dal contesto, con difficoltà economiche lavorative, emarginate socialmente.
Per quanto riguarda le cause relazionali da parte dei genitori possiamo trovare una patologia genitoriale, conflitti nella coppia, o genitori maltrattati a loro volta con gravi carenze affettive.
Riguardo le patologie genitoriali in senso stretto possono essere psicosi, personalità miste, tossicodipendenze, alcolismo e ritardo mentale.
Infine circa le patologie del bambino-vittima si ricordano le patologie neonatali, le malattie croniche, le disabilità fisiche o psichiche, i disturbi del sonno accompagnati da pianto notturno, disturbi dell’apprendimento, disturbi delle condotte alimentari, ipercinesia.
Categorie di abuso
Gli atti di abuso possono essere distinti da quelli non abusivi per la presenza di tre fattori: la differenza di potere, la differenza di conoscenza legata alla sessualità, la differenza nella gratificazione.
La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia dell’Adolescenza divide l’abuso sessuale su minore in diverse categorie:
● Intrafamiliare
● Extrafamiliari
● Istituzionali
● Di strada
● A fini di lucro
L’abuso intrafamiliare può essere attuato da membri della famiglia nucleare conviventi con il minore (ambito ristretto) o da familiari non conviventi con il minore ma da lui legittimati in virtù del legame di parentela (ambito allargato).
Montecchi distingue alcune forme in cui si puo manifestare l’abuso intrafamiliare:
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Violenza sessuale tra padre e figlia
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Violenza tra padre e figlio
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Violenza tra madre e figlio (evento molto raro, che provoca le conseguenze psicologiche peggiori per i soggetti coinvolti)
L’abuso extrafamiliare pur non avvenendo nell’ambito strettamente familiare è attribuito di solito a persone conosciute dal minore e depositario della sua fiducia. Diventa una sorta di baratto tra vittima e abusante che implica lo scambio di affetto e sesso.
Sono distinte tre forme cliniche fondamentali in cui si può manifestare sia l’abuso sessuale intrafamiliare che extra familiare:
– Abusi sessuali manifesti che comprendono diversi comportamenti con contatto, dalle forme più blande di seduzione a quelle più gravi come rapporti completi e masturbazione reciproca.
– Abusi sessuali mascherati che comprendono le pratiche genitali inconsueti, come i lavaggi dei genitali le applicazione di creme, l’adozione di interventi medici per inesistenti problemi urinari e genitali. Sono ricompresi anche gli abusi sessuali assistiti ovvero in cui i bambini vengono aiutati nell’attività sessuale dagli adulti non occasionalmente ma su precisa richiesta degli stessi.
– Pseudoabusi sono quelli non realmente consumati, ma dichiarati per convinzione errata da un genitore, a volte delirante, convinto che il figlio sia stato abusato. Spesso le accuse hanno come obiettivo quello di screditare aggredire o perseguire giudizialmente l’ipotetica autore dell’abuso. Solitamente avviene nell’ambito di separazioni coniugali o affidamento dei figli.
Gli abusi istituzionali sono perpetrati da tutti coloro ai quali il minore viene affidato per ragioni di cura, custodia, educazione, gestione del tempo libero, all’interno delle diverse istituzioni (Maestri, allenatori, medici, infermieri, religiosi).
Gli abusi di strada sono commessi da parte di persone sconosciute.
Lo sfruttamento sessuale ai fini di lucro è commesso da parte di gruppi criminali organizzati per la produzione di materiale pornografico o per lo sfruttamento della prostituzione.
I sintomi ed i segni
L’accertamento di un abuso non è sempre semplice da individuare, dipende in principal modo dalla disponibilità del soggetto a renderne manifesta l’esistenza.
La sintomatologia e segni di un abuso non sono spesso chiari ed evidenti poiché non sempre è presente un segno distintivo e specifico di violenza fisica. In alcuni casi infatti, l’abuso sessuale viene compiuto senza ricorrere a maltrattamenti fisici ma con l’uso del ricatto psicologico o della seduzione.
Sono utilizzati dagli operatori, quindi, una serie di criteri o indicatori finalizzati all’accertamento effettivo dell’esistenza di un abuso sessuale: indicatori fisici, cognitivi, emotivi e comportamentali.
Per quanto riguarda gli indicatori fisici non sempre si ha la certezza che siano correlabili ad un abuso. Vengono commessi atti sessuali in modo non violento utilizzando ad esempio lubrificanti o con l’ausilio di metodi seduttivi. Al contrario i segni di penetrazioni attuate con violenza portano indicatori più evidenti talvolta associati a sanguinamento.
Esempi pratici di indicatori fisici possono essere anche i graffi vicino alla zona genitale, tracce di liquido seminale, infezioni trasmissibili sessualmente, corpi estranei nella vagina o nel retto. Nei bambini con età inferiore i sei mesi le contusioni classiche sono estremamente rare, in quanto non sono ancora dotati di mobilità autonoma.
Riscontri a livello cognitivo
Gli indicatori cognitivi risultano essere quelle conoscenze sessuali che appaiono inadeguati per l’età del minore, eventuali problemi nelle normali attività quotidiane come ad esempio quelle scolastiche o nelle attività socio relazionali.
Nei minori abusati si riscontra una maggiore frequenza di disturbi emotivi come depressione, sfiducia verso gli altri, atteggiamenti aggressivi, difficoltà a relazionarsi con i coetanei, difficoltà di linguaggio e dell’attenzione, disturbi del sonno e crisi d’ansia o comportamenti sessuali inadeguati per l’età. Questi sintomi possono essere definiti aspecifici non essendo legati a una situazione di abuso ma correlati ad un malessere generale del bambino.
Dott.ssa Roberta Catania
Fonti:
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“CHILD ABUSE: IL RUOLO DEL MEDICO LEGALE NELL’ASSISTENZA, NELLA PREVENZIONE E NELLA PREPARAZIONE DI LINEE GUIDA” Presentata da: Dott.ssa Maria Stella D’andrea
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www.ilvasodipandora.org
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